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Mike Watson

Joan of Art: verso un'educazione libera

giugno 2012 - aprile 2013

Il progetto Joan of Art: verso un'educazione libera mira a fornire un'educazione "libera" sia nel senso di un'esperienza di apprendimento liberatoria che gratuita. Il progetto sarà diffuso on-line entro un network di istituzioni artistiche. Nel suo primo anno, il progetto, che è in fase di ricerca, sarà ospitato presso Nomas Foundation. Questo ha coinvolto un comitato di artisti, accademici e attivisti italiani e stranieri e ha dato inizio a una serie di workshop (al momento in Cina, come parte di un più ampio viaggio di ricerca, e a Carrara) che investigano la natura dell'educazione nelle arti.

Una conferenza, un laboratorio e una riunione del comitato saranno ospitate in varie sedi a Roma nell'aprile del 2013.

Ipotesi: La libertà in una società non libera può essere solo simulata. Una tale simulazione è per definizione un atto artistico. Nell’era post- politica, l’arte porta una responsabilità sociale.

Joan of Art: verso una militanza concettuale è attualmente in fase di scrittura da parte di Mike Watson (PhD in Filosofia, Goldsmiths College, MA Centre for Research in Modern European Philosophy) per l’editore inglese ZerO Books (Mark Fisher, Nina Power, et al.). Il libro propone la teoria che possiamo eludere la non libertà della società intera, costituendo un network di iniziative sociali, fatte nascere da gallerie e istituzioni artistiche.

L’obiettivo del progetto Joan of Art: verso un'educazione libera è quello di trasferire un libero sistema educativo, partendo dalla base di cosa sia l’educazione: la condivisione di informazioni. Nella prima fase la nozione di educazione sarà esplorata in maniera da trasmettere un nuovo sistema che riconosca il valore del condividere la conoscenza tra pari e attraverso differenti discipline. Alla fine un libero sistema accreditato sarà configurato in una maniera tale che possa essere trasferito da ogni parte del mondo, crescendo e cambiando organicamene, come diffuso attraverso piattaforme accessibili.
Un periodo di ricerca iniziale riunirà artisti, accademici, attivisti, avvocati e una serie di professionisti provenienti da diverse discipline per analizzare le radici del nostro sistema educativo.
Mantenendo alcune aree del sistema con il quale siamo cresciuti e cambiandone altri, le nuove tecnologie saranno impiegate per delineare una modalità di apprendimento che dota il fruitore dell’abilità di fare domande rilevanti.

Il passaggio dell’età politica suggerisce che la politica non sia la sola via per gestire il mondo. Dal configurare cun sistema educativo come ‘arte’ ricercheremo nuove possibilità ancora non immaginate.


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