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Monica Haller. The Veterans Book Project | Tavola rotonda

The Veterans Book Project, Workshop, Ithaca, New York

in collaborazione con MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma

13 dicembre 2011, ore 18.00
Sala conferenze (ala storica) deL MACRO, via Nizza 138, Roma

In occasione del progetto di Monica Haller ospitato presso Nomas Foundation e curato da Stefano Chiodi, si svolgerà alla presenza dell’artista una tavola rotonda intorno a The Veterans Book Project con la partecipazione di Andrea Cortellessa, saggista e critico letterario, Arturo Mazzarella, storico e teorico della letteratura, Tommaso Pincio, narratore e saggista. La discussione, moderata da Stefano Chiodi, sarà incentrata sui molteplici spunti offerti dal lavoro di Monica Haller, e in particolare sulla relazione con la letteratura di guerra e l'immaginario mediatico, sui problemi teorici connessi alla possibilità di trasformare in esperienza culturale ciò che per definizione, come il trauma, non può essere narrato o rappresentato.

The Veterans Book Project è una biblioteca che Monica Haller sta creando insieme ai veterani delle guerre americane degli ultimi anni. L’artista non è l’autrice dei libri, ma compone gli elementi del progetto e la griglia che gli autori possono riempire, cura lo spazio per i loro esperimenti e fornisce il software editoriale open source da lei messo a punto. L’artista è un’ascoltatrice, una redattrice, una grafica, una testimone. Usa il formato del libro per la sua materialità, per la sua qualità di veicolo di storia e di memoria. Nel corso di un anno otto workshop hanno prodotto sinora trenta libri e migliaia di copie in circolazione; altri sono in lavorazione e vedranno la luce a breve.
In un tempo di conflitti infiniti, Haller costruisce così una comunità di autori e lettori per creare attraverso i libri discussioni e un continuo scambio di conoscenze sulla guerra, per dare voce a chi non ce l’ha e capacità di ricordare a chi ha perduto la memoria. I libri diventano dispositivi per scoprire i limiti di ciò che può essere immaginato, e dunque visto e sperimentato in termini culturali, della realtà traumatica e inenarrabile della guerra, che l’artista considera il punto nel quale tutte le strategie discorsive o visive vacillano e crollano, dove la rappresentazione è costantemente sfidata dall’incerta, perversa natura dei fatti, la controparte del mondo immaginario pilotato dai media dove tutti noi abitiamo.

Monica Haller è un’artista visiva nata nel 1980 a Minneapolis. Spaziando tra design, video, fotografia e scrittura, la sua pratica si focalizza sui problemi di giustizia sociale, tentando di diffondere informazione amplificando i materiali e le tecnologie che i suoi collaboratori conducono e sperimentano nelle loro stesse vite. Trauma, memoria e comunicazione sono alcuni dei temi del suo lavoro. Monica ha una laurea in Processi di Pace e Studi sui Conflitti conseguita presso il College of St. Benedict e un Master in Arti Visive conseguito presso il Minneapolis College of Art and Design. I suoi lavori sono stati esposti in differenti occasioni dal Festival Les Rencontres d’Arles, in Francia, al Walker Art Center, a Minneapolis, al Rhode Island School of Design (RISD), a Providence, fino alla Biennale 01SJ, Build Your Own World, San Jose. Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, incluso una Guggenheim Fellowship e un supporto dal National Endowments for the Arts.

Andrea Cortellessa è critico letterario. Il suo ultimo libro è Da una tregua all’altra. Auschwitz-Torino sessant’anni dopo (con M. Belpoliti, 2010). Con Luca Archibugi, nel 2010 ha realizzato per RaiCinema il documentario Senza scrittori. Per Le Lettere ha ideato e dirige la collana fuoriformato, giunta al suo trentesimo titolo. Collabora al «manifesto» e a «Tuttolibri». È nella redazione di «alfabeta2», «doppiozero» e «il verri». Insegna Letteratura italiana contemporanea e Letterature comparate all’Università Roma Tre.

Arturo Mazzarella è storico della letteratura. I suoi interessi si rivolgono alla teoria letteraria e alla cultura visuale. In tale ambito, tra le sue pubblicazioni più recenti, vanno ricordati i volumi La grande rete della scrittura. La letteratura dopo la rivoluzione digitale (2008) e Politiche dell'irrealtà. Scritture e visioni tra Gomorra e Abu Ghraib (2011). Insegna Letterature Comparate nell'Università Roma Tre.

Tommaso Pincio, è scrittore e saggista. Ha pubblicato Hotel a zero stelle (2011), Cinacittà (2008), Gli alieni (2006), La ragazza che non era lei (2005), Un amore dell'altro mondo (2002), Lo spazio sfinito (2000), M. (1999). Scrive su «Rolling Stone» e sulle pagine culturali de «la Repubblica» e «il manifesto».

Stefano Chiodi (Roma, 1963) è storico e critico d’arte. Tra i suoi libri La bellezza difficile (2008), Una sensibile differenza (2006), Prototipi (con B. Pietromarchi, 2004); è uno degli autori di Espresso (2000). Ha curato diversi volumi, tra cui i recenti Ai Weiwei, Il Blog (2011); Spazio (con D. Dardi, 2010); Marcel Duchamp. Critica, biografia, mito (2009); Le funzioni del museo (2009); annisettanta (con M. Belpoliti e G. Canova, 2007). Ha curato mostre in spazi pubblici (tra le più recenti ZimmerFrei, MAMbo, Bologna 2011; Giulia Piscitelli, Fondazione Giuliani, Roma 2011; Olaf Nicolai, Galleria Civica di Ferrara 2008; vedovamazzei, MADRE, Napoli 2006), traduzioni, convegni e programmi culturali per Radio3 RAI. Scrive su «il manifesto», «alfabeta2» e altre testate. È condirettore editoriale di www.doppiozero.com. Insegna Storia dell’arte contemporanea al DAMS dell’Università Roma Tre.


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