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La scultura e il suo sguardo

Picture of Costantin Brancusi in his studio Picture of Costantin Brancusi in his studio (detail)

Simone Menegoi e Francesco Stocchi in conversazione
Introduce Stefania Frezzotti

30 aprile 2014, ore 17:30
Sala del Mito, Galleria nazionale d’arte moderna, viale delle Belle Arti 131, Roma

Mercoledì 30 aprile alle 17.30, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma ospiterà l’incontro La scultura e il suo sguardo, incontro che è parte della programmazione di Nomas Foundation per To continue. Notes towards a Sculpture Cycle: Sguardi, curata da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni con la collaborazione di Michela Tornielli e Stefano Vittorini.
Saranno presenti Stefania Frezzotti, che introdurrà il tema dell’incontro in relazione alle opere della collezione della Galleria nazionale d’arte moderna, Simone Menegoi e Francesco Stocchi, che ragioneranno sul rapporto tra fotografia e scultura nella produzione artistica moderna e contemporanea. 
Le mostre The Camera's Blind Spot (MAN, Nuoro, 2013) a cura di Simone Menegoi e Brancusi, Rosso, Man Ray. Framing Sculpture (Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, 2014) a cura di Francesco Stocchi, hanno segnato il recente dibattito sulla rappresentazione e lo spostamento del punto di vista nella visione della scultura. Il seminario intende approfondire la discussione sull’evoluzione e la trasformazione dello sguardo fotografico sull’oggetto scultoreo. Il medium qui non ha più una funzione documentaria ma soprattutto creativa, grazie allo studio della forma e al riposizionamento dell’oggetto. L’immagine si è fatta sempre più materia, trasformando così la bidimensionalità della fotografia in una vera e propria tridimensionalità.

 Proseguendo l’indagine sui linguaggi nelle arti visive, che Nomas Foundation ha intrapreso negli ultimi anni, la conferenza rappresenta un momento di approfondimento del ciclo To continue. Notes towards a Sculpture Cycle che propone un’indagine sulla scultura, a partire dal nucleo di opere della collezione della fondazione.
Sguardi è il titolo del secondo dei tre appuntamenti dedicati al tema, e avrà per oggetto una riflessione sulla scultura dal punto di vista della relazione tra occhio e oggetto. La mostra, allestita presso la Nomas Foundation, alla quale le conferenze sono collegate, intende investigare le modalità attraverso le quali lo sguardo del fotografo, che immortala la scultura, trasforma l’oggetto mettendo al tempo stesso in discussione le condizioni di visione dell’opera. Lo studio e la rappresentazione della scultura, il modo in cui essa viene filtrata attraverso l’obiettivo, la diversa percezione del soggetto e del dettaglio nell’esperienza diretta e nella costruzione di un immaginario, diventano argomento di indagine. Le opere evidenziano infatti come la fotografia e il video siano stati capaci di trasformarsi essi stessi in scultura e come quest’ultima si sia al contrario fatta “immagine”.
Il programma di approfondimento prevede oltre ad un’altra conferenza presso la Galleria nazionale d’arte moderna, che vedrà dialogare Davide Servadei (Ceramiche Gatti, Faenza), Luisa Gardini (artista) e Luigi Ontani (artista), sul rapporto tra artista e artigiano, un itinerario alternativo tra i cinema di Roma condotto da Anna Franceschini, e una visita allo studio di Luigi Ontani.

Simone Menegoi è critico e curatore d’arte contemporanea. Insieme a Cecilia Canziani ha ideato e curato ZegnArt Public, un programma di commissioni di opere pubbliche (all’estero) e residenze per artisti (in Italia) sostenuto dal gruppo Ermenegildo Zegna. Collabora regolarmente alla rubrica Critic’s Picks di artforum.com.
Dal 1997 al 2003 ha lavorato principalmente come giornalista. È stato redattore di Tema Celeste, del Giornale dell’Arte e, per due anni, collaboratore del Corriere della Sera. Dal 2006 al 2008 ha tenuto la rubrica “Focus” sulla rivista Mousse e dal 2009 al 2012 la rubrica “Pioneers” su Kaleidoscope. Dal 2005 cura mostre in spazi privati e pubblici, in Italia e all’estero. Fra le mostre recenti: LE SILENCE. Une fiction, Nouveau Musée National de Monaco, Principato di Monaco, 2012; Bouvard and Pécuchet’s Compendious Quest For Beauty, David Roberts Art Foundation, Londra (co-curata con Chris Sharp), 2012; The Camera’s Blind Spot. Scultura / fotografia: esempi recenti, MAN, Nuoro, 2013; Le statue calde. Scultura - corpo - azione, 1945-2013, Museo Marino Marini, Firenze, 2014; Michael E. Smith, Triennale di Milano, 2014 (co-curata con Alexis Vaillant). Ha scritto testi critici comparsi nelle pubblicazioni di varie istituzioni internazionali, fra cui Tel Aviv Art Museum, CIAP Île de Vassivière, Ludwig Museum (Budapest), New Museum (New York), Fondazione Galleria Civica di Trento in collaborazione con Salzburger Kunstverein e Villa Arson (Nizza), Kunstforum Ludwig di Aachen.

Francesco Stocchi è curatore d'arte moderna e contemporanea presso il museo Boijmans Van Beuningen. Ultime mostre Framing Sculpture – Brancusi, Rosso, Man Ray, sul rapporto fra scultura e rappresentazione e Minimal Myth, che analizza l’influenza del Minimalismo sulla produzione contemporanea.
 Membro del comitato consultivo della collezione Lenikus a Vienna per la quale gestisce il programma di residenze d’artisti.
Fondatore della rivista AGMA, trimestrale di critica per immagini dedicato alla produzione di mostre, è stato per dieci anni collaboratore della rivista Artforum. Scrive regolarmente per varie pubblicazioni del settore, ultimi saggi Ogni atto critico è un atto creativo per il catalogo When Attitudes Become Form Bern 1969-Venice 2013 e Medardo Rosso – La forma della luce per il catalogo della mostra Framing Sculpture – Brancusi, Rosso, Man Ray. Ha recentemente pubblicato la monografia Francesca Woodman Photographs 1978-1981.

In collaborazione con la Galleria Nazionale d'Arte Moderna


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