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Rosalind Nashashibi. La Visione di Carlo (Sacro e Profano) | Peep-Hole, Milano

14 settembre 2011

Rosalind Nashashibi, Shelter for a New Youth, 2011 Rosalind Nashashibi, Shelter for a New Youth, 2011 Rosalind Nashashibi, Shelter for a New Youth, 2011 Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini Rosalind Nashashibi, Carlo's vision, 2011. Courtesy Peep-Hole, Milan and Nomas Foundation, Rome. Ph. Stefania Scarpini

A cura di Vincenzo de Bellis e Bruna Roccasalva

15 settembre – 5 novembre 2011
Opening: mercoledì 14 settembre 2011, 18.30
Peep-Hole, via Panfilo Castaldi 33, Milano



Mercoledì 14 settembre Peep-Hole presenta La Visione di Carlo (Sacro e Profano), la prima mostra personale in Italia di Rosalind Nashashibi realizzata in collaborazione con Nomas Foundation, Roma.

La mostra è declinata nelle due sedi come due parti di un dittico che prendono rispettivamente i sottotitoli Sacro e Profano e Vizi di Forma.

Elemento comune e filo conduttore dei due percorsi espositivi è il film inedito Carloʼs Vision (2011) commissionato da Peep-Hole e Nomas Foundation e prodotto dalla Collezione Stefano e Raffaella Sciarretta.

Lo spazio principale di Peep-Hole è interamente dedicato alla proiezione di Carloʼs Vision, un cortometraggio in 16 mm della durata di undici minuti, girato a partire da un episodio di Petrolio, il romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini. Petrolio è un ritratto della società contemporanea italiana, un contributo cruciale alla comprensione dei fatti accaduti in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta.

Nashashibi parte dallʼepisodio del romanzo che illustra la visione di Carlo, il protagonista. Lʼobiettivo dellʼartista non è tradurre puntualmente la visione di Pasolini in un film, ma proporne una equivalente ambientata nel presente. La visione su Via di Tor Pignattara contenuta in Petrolio è ambientata negli anni Sessanta; il film di Rosalind Nashashibi nellʼestate del 2011. La struttura, i personaggi principali e la scena sono gli stessi del racconto mentre il resto, il contesto, è lasciato allʼosservazione diretta della realtà presente. Una voce fuori campo descrive la scena: si vede un giovane, il Merda, e la sua fidanzata, Cinzia, mentre Carlo è seduto su un carrello da regista che viene trascinato lungo tutti i settecento metri di via di Tor Pignattara da tre personaggi, tre Dei nel romanzo di Pasolini. Carlo non può vederli, ma è attraverso i loro occhi che, come fosse unʼilluminazione, osserva tutto quello che accade intorno. Uno dei tre è muto mentre gli altri due, lungo il tragitto, esprimono i loro giudizi su ciò che li circonda. Due voci che si alternano nel racconto senza mai confrontarsi, i due Dei non reagiscono mai lʼuno alle parole dellʼaltro e danno una duplice lettura della realtà attraverso la prospettiva della sessualità esibita da un lato, e quella della degenerazione storica e politica dallʼaltro. Entrambe sono riconoscibili nella strada che i personaggi percorrono e che diventa una lente di ingrandimento sulla città di Roma e su tutta la società italiana. Nel film realtà e visione si sfiorano e si sovrappongono continuamente.

Questa dicotomia è alla base anche del secondo lavoro in mostra, Shelter for a New Youth (2011). Realizzata in occasione della Biennale di Sharjah, questa è lʼopera nella quale emerge per la prima volta l'interesse dell'artista per Petrolio. Il lavoro è composto da una serie fotografica di parti basse maschili e da due dipinti che mostrano le mani di Topolino così come sono rappresentate nellʼiconografia di Buddha dove una mano punta verso l'alto e lʼaltra verso il basso, in un gesto che indica non solo apertura e accettazione ma anche ambivalenza. Lo strano ibrido tra il gesto codificato di unʼimmagine sacra e unʼicona pop del XX secolo, tra spirituale e materiale, si ripete nellʼaccostamento del dittico con il soggetto disinibito e rozzo, violento e comico, crudo e forte delle immagini fotografiche. È in questo accostamento che reale e immaginario, sacro e profano tornano a incontrarsi, intrecciarsi e sovrapporsi.


La ricerca di Rosalind Nashashibi (1973) si concentra sugli attimi dʼintensità insiti nella vita quotidiana e nei contesti urbani. Lʼartista si allontana dalla rappresentazione per privilegiare lʼesperienza come spazio della coscienza. Nei suoi lavori spesso due elementi sono giustapposti per rendere visibili livelli differenti di realtà che coesistono, oppure una scena costruita, una finzione, è ambientata in una situazione reale. Lʼartista lavora principalmente con il mezzo cinematografico, dove il melanconico scorrere del tempo si espande e lʼosservatore è messo in una condizione di verifica del presente.

Tra le mostre personali si ricordano le più recenti presso: Tulips and Roses, Bruxelles (2010); ICA, Londra (2009); Bergen Kunsthall, Bergen (2009); Kunstlerhaus, Stoccarda (2009); Presentation House, Vancouver (2008); Profession Gallery, OCAD, Toronto (2008); Berkeley Art Museum, Berkeley (2007); Art Basel Statements con Harris Lieberman (New York), Basilea (2007); Kunsthalle, Basilea (2004); Tate Britain, Londra (2004). Tra le mostre collettive: Time Again, SculptureCenter, New York (2011); The Art of Narration Changes with Time, Galerie Sprueth Magers, Berlino (2011); Erre (Variations labyrinthiques), Pompidou Metz, Metz (2011-2012); Repetition Island, Centre Pompidou, Parigi (2010); Into the Belly of a Dove, Tamayo Museum, Città del Messico (2010); Sculpture of the Space Age, David Roberts Art Foundation, Londra (2009); Displaced, UCLA, Los Angeles (2003). Nashashibi ha inoltre partecipato a: Sharjah Biennial X, Sharjah (2011); Manifesta 7, Trento (2008); Biennale di Venezia, Venezia (2007, 2003); Momentum Nordic Biennial (2011, 2006); Berlin Biennial, Berlino (2008, con Lucy Skaer).



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