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Bedwyr Williams, Mini Bus | Accecare l’ascolto/Aveugler l’écoute/Blinding the ears. Action, Behaviour, Performance, Instant Theatre in Turin

8 novembre 2009

Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin Bedwyr Williams, Mini Bus, November 8th, 2009. Teatro della Cavallerizza Reale, Turin

A cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni
Prodotto da Nomas Foundation, Roma in occasione di 
Accecare l'ascolto/Aveugler l’écoute/Blinding the ears. Action, Behaviour, Performance, Instant Theatre in Turin
, progetto pensato e curato da Andrea Bellini nell'ambito di 
Artissima 16

.


Domenica 8 novembre 2009, ore 12.00

Teatro della Cavallerizza Reale, Manica Corta, Via Verdi 9, Torino.


Un giorno, guidando verso casa in un mini bus con altri quattro artisti in residenza – mentre i freni fanno cilecca su un passo di montagna.

Bedwyr Williams è un artista gallese che lavora con la performance e con l’installazione. Impiegando in entrambe una criticità impegnata e uno humour surrealista, l’artista esplora i temi contemporanei dell’identità, della collocazione e della cultura, spesso sviluppando il lavoro dalla sua stessa esperienza autobiografica. Bedwyr Williams ha rappresentato il Galles con il suo progetto personale Basta alla Biennale di Venezia del 2005.
Fatto comune nella sua pratica, Mini bus deriva da un tratto di una precedente performance, Methodist to my Madness (2009).
In questa nuova performance commissionata, l’azione ha luogo nell’attimo immediatamente dopo un incidente stradale in cui cinque artisti in residenza sono usciti fuori strada sulla strada di ritorno ai loro alloggi.
Quattro dei cinque artisti erano spiriti liberi, non seguivano le convenzioni, quindi non indossavano le cinture di sicurezza. Poiché Bedwyr Williams indossava la sua cintura, lui è l’unico sopravvissuto ed è il suo monologo – incorniciato dal magico paesaggio di un passo alpino – che costituisce la performance.
Le relazioni tra gli artisti in residenza comprendono l’intera gamma dall’indifferenza, passando per l’amore fino all’odio e alla violenza, a seconda della combinazione delle personalità.
Usando un certo intuito e uno humour nero, Mini bus sfida le regole e le convenzioni delle residenze degli artisti, mettendoci a confronto con i loro lati più nascosti.

Bedwyr Williams (Galles, 1974)
Williams è un artista che lavora sulla periferia, intesa sia nel senso dell’oggetto della sua indagine, sia perchè ha scelto di vivere in un piccolo villaggio del Nord del Galles. Non è una coincidenza che si concentri quindi su questioni legate allo spazio e all’identità. Attraversando la sottile linea che separa il registro comico e quello tragico l’artista propone realtà e punti di vista alternativi attraverso diversi personaggi e parvenze che sceglie con molta cura, anche se una frase dalla sua performance del 2008 Methodist to my Madness recita “quando realizzo una performance scelgo sempre un costume nel quale non mi dispiacerebbe essere soccorso”.


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