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A Theatre Cycle | Episode #1 | Ulla von Brandenburg, Julien Discrit, Thomas Dupouy, Claude-Samuel Levine, Laurent Montaron

27 marzo 2013

Claude-Samuel Lévine performs L’eau a son maximum de hauteur, March 27th, 2013. Teatro Valle Occupato, Rome Ulla von Brandenburg, Fü-fü-fü-fü-fünf, performance, March 27th, 2013. Teatro Valle Occupato, Rome

Progetto di Nomas Foundation in collaborazione con Teatro Valle Occupato
A cura di Cecilia Canziani & Ilaria Gianni
Assistant curator: Ilaria Carvani

27 marzo 2013, ore 21.00
Teatro Valle Occupato, via del Teatro Valle 21, Roma

Olivier Messiaen (1908-1992)
FĂŞte des belles eaux (1937)
L’eau a son maximum de hauteur
Solo con theremin
7 min
eseguito da Claude-Samuel LĂ©vine
Il theremin è il più antico strumento musicale elettronico. Inventato nel 1919 dal fisico sovietico Lev Sergeevič Termen (noto come Léon Theremin), che in quel periodo stava portando avanti alcuni esperimenti per l’esercito con degli amplificatori a valvole, il theremin si basa su oscillatori che, lavorando in isofrequenza al di fuori dello spettro udibile, producono, per alterazioni delle loro caratteristiche a seguito della presenza delle mani del musicista nel campo d'onda, dei suoni sul principio fisico del battimento nel campo delle frequenze udibili. Il theremin funziona per mezzo delle onde eteree e non prevede il contatto fisico dell'esecutore con lo strumento, rendendolo uno degli strumenti più difficili da suonare, in quanto privo di riferimenti visibili. Lo stesso Léon Theremin era un violoncellista e approfittò dei circoli musicali che frequentava per far conoscere la sua invenzione. Qualche tempo dopo fu infatti contattato da Lenin che gli propose di diffondere lo strumento in Europa. Il theremin, è stato da allora usato soprattutto da diversi musicisti rock in studio e in concerti dal vivo.

Ulla von Brandenburg
FĂĽ-fĂĽ-fĂĽ-fĂĽ-fĂĽnf
5 min
Courtesy l’artista; Art:Concept, Paris; Pilar Corrias Gallery, London.
Attori: Marcello Fonte, Luca Franco
Tu sei io
E io sono tu
Lui è lei
E lei è lui
Io sono blu
E tu sei grigio
Lui ha fortuna e lei è chic//
RITORNELLO:
Nessuno vuole esserlo stato
Nessuno l’ha fatto
Tu vedi questo numero qui.
Un discorso.//
Nessun rimprovero
Quando io resto qua.
Hey, sì Tu,
Ti conosco
Perché Tu
E sempre io.
Sempre piĂą avanti
Questo non va//
Per il raffreddore del mondo
Non esiste fazzoletto.
Per il fardello degli eredi
Non c’è cavallo pronto.//
RITORNELLO
Lalalalalalala//
Nessun rimprovero
Quando io resto qua.
Hey, sì Tu,
Ti conosco
Perché Tu
E sempre io.
Sempre piĂą avanti
Questo non va


Ulla von Brandenburg, Julien Discrit, Thomas Dupouy, Claude-Samuel LĂ©vine, Laurent Montaron
Parfums pourpres du soleil des pĂ´les
50 min
Ideata per il New Festival, Centre Pompidou, Paris nel 2009, Parfums pourpres du soleil des pôles è una performance che prende come punto di partenza il fenomeno della sinestesia, una condizione neurologica per la quale avviene un collegamento automatico tra i sensi, che si fondono e si scambiano le caratteristiche peculiari. In questo caso gli artisti hanno costruito una partitura composta dal crescendo musicale di due harmonium indiani e un shruti box, tradotta dal vivo in una coreografia di colori da un sinesteta per mezzo dell’utilizzo di gamme cromatiche di luci proiettate simultaneamente nello spazio.

Laurent Montaron
Artillery
4 min
Courtesy l’artista e Schleicher/Lange, Berlin
Attori: Guido Bertorelli, Emiliano Campagnola, Francesco Ferrieri, Valerio Gatto
Un quadro storico, un tableau vivant in movimento, una riflessione sulla storia della messa in scena e sul rapporto tra finzione, realtĂ  e esperienza del pubblico.
La rievocazione storica di un colpo d’artiglieria.

Biografie:

Ulla von Brandenburg è nata nel 1974 a Karlsruhe, in Germania. Attualmente vive e lavora a Parigi. Nel suo lavoro utilizza diversi linguaggi come la letteratura, il teatro, il cinema, la fotografia e le arti visive. Spesso alcuni motivi si ripetono in contesti diversi: le performance sembrano infatti rifarsi ai wall paintings, i disegni si rivelano gli studi preliminari per i film, mentre gli oggetti di scena dei film diventano oggetti a se stanti. Ulla von Brandeburg s’ispira ai codici comportamentali e alla cultura del tardo Ottocento e dei primi anni del Novecento per creare così nuove forme e linguaggi insieme semplici e misteriosi.
Mostre personali (selezionate): Gleich Gleich Gleich, Kiosk, Ghent (2013); Eigenschatten - Ombra Propria, Monitor, Roma (2013); Mirrorsong, Pilar Corrias Gallery, Londra (2012); Le Chevalier inexistant, Rosascape, Parigi (2012); Ulla von Brandenburg: Neue Alte Welt, Art: Concept, Parigi (2011); The Objects, Galerie Saint-Séverine, Parigi (2010); Name or Number, Le Plateau FRAC Ile de France, Parigi (2009); Ulla von Brandenburg, Chisenhale Gallery, Londra (2009); Ulla von Brandenburg: Whose beginning is not, nor end cannot be, Irish Museum of Modern Art, Dublino; 
Passengers 1.68 Ulla von Brandenburg, CCA Wattis Institute for Contemporary Art, San Francisco (2008).
Mostre collettive (selezionate): Intense Proximite, La Triennale, Palais de Tokyo, Parigi (2012); Made in Germany Zwei: International Art In Germany, Sprengel Museum Hannover, kestnergesellschaft, Kunstverein Hannover (2012); Tools for Conviviality, The PowerPlant, Toronto (2012); 11e Biennale de Lyon, Lione (2011); A GeographicalExpression, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2011); Wystawa, Museum of Modern Art Warsaw (2010); Fare Mondi/Making Worlds, 53rd International Art Exhibition, La Biennale di Venezia (2009).

Julien Discrit è nato nel 1978 a Épernay, in Francia. Vive e lavora a Parigi. Nel 2000 si diploma in geografia all’Università di Reims, poi studia all’École supérieure d’art et design. Il linguaggio artistico di Julien Discrit si concentra sulla geografia, la cartografia e il concetto di spazio in generale. Al di là di questi temi generici, i suoi lavori mettono in gioco la percezione e la rappresentabilità stessa del territorio, riflettendo così sul rapporto tra il soggetto e il mondo. Oltre alla riflessione sullo spazio, esiste anche una dimensione temporale e immaginaria fortemente segnata dalla nozione di scala.
Mostre personali (selezione): Diagrams, Galerie Martine Aboucaya, Parigi (2010); Échelle 1:1, Domaine de Chamarande, Francia (2010).
Mostre collettive (selezione): Aire de Lyon, Fondacion Proa, Buenos Aires; Holodeck, Oslo (2012). Biennale de Lyon, Lione, Francia (2011); Entre-Temps, Minsheng Art museum, Shanghai (2011).

Thomas Dupouy è nato nel 1981 a Versailles, in Francia. Vive e lavora a Parigi. Tra il 2004 e il 2007 studia elettroacustica al Césaré- National Centrer of Musical Creation di Reims poi nel 2008 si diploma presso l’École supérieure d’art et design. Thomas Dupouy è un artista e un musicista; sia nel campo visivo che in quello sonoro, ad interessarlo sono i confusi codici della memoria collettiva. Il suo lavoro introduce la questione del linguaggio e dello spazio, combinando insieme performance, installazioni, scultura, video e fotografia. L’artista esplora continuamente i fragili confini tra la sound art e l’arte contemporanea, utilizzando il suono stesso come mezzo o come semplice referente. La temporalità relativa alla vera natura del suono e alla condizione percettiva del singolo, è un mezzo per aprire il suo lavoro ai diversi campi di sperimentazione.
Mostre Personali (selezione): Chapelle, FRAC Champagne Ardenne (2012); Meeting 1, TriPostal, Lille, (2008)
Mostre collettive (selezione): Parfums, Centre Pompidou, Paris (2009); Playground Live Art Festival, Stuk Art Center, Leuven (2009); Public Works, Museum of Fine Arts, Reims (2006)

Claude-Samuel Levine è nato nel 1967 a Parigi, dove vive e lavora. Claude-Samuel Levine è un compositore e un musicista. Dopo aver studiato arpa, percussioni e solfeggio, presto s’interessa alle onde Martenot e nel 1996 vince il primo premio del Conservatoire National Supérieur di Parigi. Partecipando attivamente allo studio e all’invenzione di un nuovo strumento, l’Ondéa, l’artista sviluppa un innovativo sistema virtuale capace di ricreare fedelmente i suoni originali dei diffusori di Martenot. Scoperto il theremin nell’angolo di una sala di musica a Parigi, presto adatta la sua tecnica e il suo intero repertorio a questo strumento. Ha suonato con musicisti e orchestre di tutto il mondo, ma anche con gruppi rock come i Radiohead.
Discografia (selezione): Messiaen Quatuor pour la Fin du Temps (2009); Entre la nuit et l'aube (2006); Improvisations (2006); Ailleurs (2006)

Laurent Montaron è nato nel 1972 a Verneuil-sur-Avre, in Francia. Vive e lavora a Parigi e al momento è in residenza presso l’Accademia di Francia, Villa Medici di Roma. Nel 1995 si diploma all’École Supérieure d’Art et Design di Reims e continua gli studi all’École Regionale des Beaux Arts di Nantes. Laurent Montaron utilizza la fotografia, l’installazione, il suono come mezzi con cui confrontarsi nella produzione del suo lavoro. A partire dalla relazione con il tempo e con il linguaggio, l’artista esplora la natura misteriosa delle immagini e con le sue opere prova a decifrare i codici della rappresentazione visiva stessa.
Mostre personali (selezione): Pigna Project Space, Roma (2013); Schleicher/Lange, Berlin (2011); Pace, Kunsthaus Baselland, Basel (2010); IAC - Institut d’art Contemporain, Villeurbanne – Lione (2009).
Mostre collettive (selezione): 55. Esposizione Internazionale d’arte La Biennale di Venezia “Il Palazzo Enciclopedico” (2013); Open End, Sammlung Goetz Collection, Haus der Kunst, Monaco, Germania (2012); Performa 11, New York (2011); Une Terrible Beauté Est Née, Biennale di Lione, Lione (2011)


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