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Sissi, Diario di un ventre scavato | Par tibi, Roma, nihil

21 luglio 2016

Sissi, Diary of a Hollowed Womb, sketch, 2016 Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi. Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi Sissi, Diary of a Hollowed Womb, July 21st, 2016. Palatine Stadium, Rome. Ph. Elisa Genovesi

Giovedì 21 luglio 2016 ore 18.00
Stadio Palatino, via di San Gregorio 30 (Ingresso Vignola), Roma

Diario di un ventre scavato è il secondo appuntamento del programma di performance di Par tibi, Roma, nihil, un progetto visionario ideato da Sissi, artista che ha concentrato la propria ricerca e la propria pratica su anatomia umana e archeologia quali elementi chiave del proprio linguaggio artistico. Da sempre studiosa dell'anatomia umana, Sissi ha implementato un metodo che definisce “Anatomia Parallela”: lo studio del corpo umano attraverso le emozioni.

L’occhio prelogico e libero dell’artista si accorge che, ammirate dall’alto, le rovine che popolano lo Stadio Palatino hanno assunto naturalmente la fisionomia di uno scheletro umano, una figura supina. All’interno di tale spazio anatomico disegnato dai resti della storia, Sissi disegna con impalpabile farina una nuova identità: dotando questa figura immaginaria di un cervello e delle viscere, l’artista imprime nuova vita, partorendo una coscienza in cui umano e storia si fondono. A partire dalla nuova fisionomia creata, l'artista, nella parte di un'oratrice della terra riporterà la lettura di un archeolomia, descriverà poeticamente l'opera, accompagnando oralmente lo spettatore a rivedere la storia visibile e il suo rapporto fisico con l’interiorità. Lo spettatore si troverà dinanzi a un monumentale disegno, in parte lo scheletro archeologico della storia voluto dal tempo che ha modulato la collocazione di colonne, mura e altri resti in marmo e pietra, in parte creato da Sissi, che lo completa dotandolo di un’inverosimile materia organica, emotiva e concettuale.

L'incontro con questa “figura supina” è una scoperta casuale, come accade spesso nell’archeologia, l’illuminazione cui l’artista giunge per vocazione e aspirazione: le rovine non tornano alla luce, ma alla vita. Il pensiero contemporaneo s’insinua all’interno del monumento, l’artista racconta la storia della propria scoperta, un’esperienza non più meramente scientifica o tecnica, ma emotiva, intellettuale, organica, umana.

Per poter partecipare è necessario accreditarsi a bit.ly/PTRN21 entro mercoledì 20 luglio alle ore 18.

Sissi (Bologna, 1977) è un’artista italiana con base a Londra. Ha vinto numerosi premi tra cui: Gotham Prize 2012; Rome Prize, American Academy di Roma, 2006; Premio New York, 2005; Premio Furla per l’Arte, 2002; Premio Alinovi, GAM, Bologna, 2001. Tra le sue mostre personali è possibile ricordare: Mambo Bologna Musei, (Bologna 2015), Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano, 2010), Gori Private Collection, Fattoria di Celle, Pistoia, 2007; Chelsea Art Museum, New York, 2006; MACRO, Roma, 2004; W139, Amsterdam, 2003; Aerea, MOCA, Miami, 2001.


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