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Arte e società | Workshop

Reading Room #1. Art & Postfordism, workshop, February 26th, 2010. Nomas Foundation, Rome. Courtesy Nomas Foundation. Ph. Karolyna Szewczyk Reading Room #1. Art & Postfordism, workshop, February 26th, 2010. Nomas Foundation, Rome. Courtesy Nomas Foundation. Ph. Karolyna Szewczyk Reading Room #1. Art & Postfordism, workshop, February 26th, 2010. Nomas Foundation, Rome. Courtesy Nomas Foundation. Ph. Karolyna Szewczyk Reading Room #1. Art & Postfordism, workshop, February 26th, 2010. Nomas Foundation, Rome. Courtesy Nomas Foundation. Ph. Karolyna Szewczyk Reading Room #1. Art & Postfordism, workshop, February 26th, 2010. Nomas Foundation, Rome. Courtesy Nomas Foundation. Ph. Karolyna Szewczyk

26 febbraio 2010, dalle 10.00 alle 13.00
Nomas Foundation, Via Somalia 33, Roma

In occasione del primo appuntamento di Reading Room, Nomas Foundation propone al suo pubblico un workshop con Michelangelo Pistoletto, Pascal Gielen, Luigi Coppola sul tema: arte e società.

I posti sono limitati, per cui si prega di prenotarsi scrivendo a: info@nomasfoundation.com

Pascal Gielen insegna Sociologia dell’arte presso l’Università di Groningen e coordina la cattedra di Arte nella Società presso il Fontys College for the Arts di Tilburg. Tra le sue pubblicazioni recenti: Art in Networks, 2003; An Environment for Contemporary Art, 2004 (con Rudi Laermans); Cultural Good, 2005; The Unattainable Inside of the Past, 2007; The Art Institution, 2007, Being an artist in Post-Fordist Times, 2009 (a cura di P. Gielen e Paul de Bruyne); The Murmuring of the Artistic Multitude. Global Art, Memory and Post-Fordism, 2009.

Paul De Bruyne è ricercatore presso il Fontys College for the Arts, Olanda. Si è occupato di danza, opera, teatro e cinema. Il suo ultimo libro A Parade of Colour and Sound - The music of Luc Mishalle & Co (2009) analizza il ruolo della musica in una società multiculturale.

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del XX secolo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica.
Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza alla Galleria Stein di Torino un ciclo di dodici mostre consecutive, Le Stanze, il primo di una serie di complesi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati Continenti di tempo, come Anno Bianco (1989) e Tartaruga Felice (1992). Nel 1978 tiene alla Galleria Persano di Torino una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Dal 1985 al 1989 crea la serie di volumi “scuri” denominata Arte dello squallore. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l'artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.

Paolo Virno: Paolo Virno è nato a Napoli nel 1952. Ha partecipato ai movimenti rivoluzionari dei tardi anni Sessanta e del decennio successivo. Imputato nel processo "7 aprile" con l'accusa di "associazione sovversiva", ha scontato alcuni anni di carcere preventivo prima di essere assolto. Filosofo del linguaggio, insegna attualmente all'università di Roma Tre. Tra i suoi libri, tradotti in molte lingue, ricordiamo: Parole con parole. Poteri e limiti del linguaggio (Donzelli 1995), Il ricordo del presente. Saggio sul tempo storico (Bollati Boringhieri, 1999), Grammatica della moltitudine (DeriveApprodi 2001), Quando il verbo si fa carne. Linguaggio e natura umana (Bollati Boringhieri 2005), Motto di spirito e azione innovativa (Bollati Boringhieri 2005).


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