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Alberto Timossi. Sirene

24 luglio 2023

24, 25, 26 luglio 2023
Torrente Moss
m. 2600 sul ghiacciaio del Monte Rosa
Con il patrocinio del Comune di Gressoney-La-Trinité

Nomas Foundation è lieta di presentare Sirene di Alberto Timossi, a cura di Raffaella Frascarelli.
Il 24, 25 e 26 luglio, l’artista mescola alle acque del torrente Moss lunghe stoffe di colore rosso per allertare la comunità umana sulla sparizione dell’ecosistema del ghiacciaio.

Considerando i ghiacciai come forme di vita marginalizzate, soggetti derubricati a oggetti di nessun valore nonostante la loro vitalità, l’artista restituisce agenzialità politica alla materia e riflette il reale Zeitgeist di una politica ontologica difficile da ignorare. Con Sirene egli compie un rito affettivo di critica visuale, una pratica d’intersezione tra arte contemporanea, dissesto climatico e cultura visuale, un gesto estetico ed etico verso l’ecosistema dei ghiacciai. La sua performance socioecologica mostra che i processi di produzione, estrazione e profitto del capitalismo, interiorizzati e incorporati sia dalla società che dalla biosfera, sono giunti a un punto di non ritorno.

Un gesto simbolico, tangibile, collettivo, pubblico sul rapporto inestricabile tra forme di vite, un incontro naturacultura che si appella alla dimensione civile della sfera pubblica e alla sua capacitĂ  di vigilare. Quello di Alberto Timossi un pensiero anti-apocalittico per immaginare alternative a tecnocrazia e utilitarismo, incoraggiare posizioni politiche scomode ma ormai irrinunciabili, coltivare consapevolezza sulla simpoiesi tra specie umana e biosfera.

Sirene affronta la complessità di Capitalocene con una poetica che evoca il senso dell’arte: dipingere il paesaggio soltanto sfiorandolo per pochi giorni, attraversarlo come luogo familiare senza lasciare il peso di questo passaggio, politicizzarlo con il proprio immaginario di riflessività, affettivizzarlo in quanto bene comune relazionale e sociale, metterne in luce le connessioni materiali, estetiche, politiche, ambientali per pensare e agire insieme alla materia.
Ghiaccio e vita, affettività e fisiologia, mescolate alla volontà dell’artista di suggerire che altre scelte sono sempre possibili.

Sirene prosegue la ricerca poetica dell’artista sullo scioglimento dei ghiacciai avviata nel 2017 con Fata Morgana


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