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Daniel Buren. Untitled (Omaggio a Roma) | Conferenza stampa

9 novembre 2018

Rendering by studio DIM associati, Florence Rendering by studio DIM associati, Florence Rendering by studio DIM associati, Florence

Grazie a Untitled (Omaggio a Roma) di Daniel Buren, Roma, icona dello spazio urbano antico e monumentale, s’interroga sul senso estetico dello spazio pubblico in quanto spazio sociale contemporaneo. Arte e vita coincidono e il gesto dell’artista risuona come un’azione collettiva che consente alla Roma antica di rifiorire sotto la spinta di una rinnovata estetica sociale. Immagine, linguaggio, coscienza collettiva, l’opera prende vita nell’attimo in cui incontra lo sguardo dei passanti, trasformando il muro cieco di un palazzo in un’esperienza di soggettivazione e condivisione di valori.
Il dialogo con la città inaugurato da “La scacchiera arcobaleno ondeggiante” sulla Domus Severiana di Par tibi, Roma, nihil (2016) si apre dal Foro Romano verso la Roma barocca: di quella città straordinariamente permeata dall’arte come spazio culturale dell’identità pubblica, Daniel Buren riprende il filo della narrazione storica e, attraverso il proprio vocabolario, pone l’accento sull’opera d’arte come risorsa di partecipazione e socializzazione. Un nuovo paradigma epistemico crea un nuovo paesaggio urbano scandito da dinamiche sociali che interagiscono con piazze, strade, fontane monumentali, palazzi e si riformulano secondo una prospettiva di solidarietà estetica. Promuovendo una relazione desacralizzata e interattiva tra collettività e opera d’arte, il site-specific si offre come un’azione politica che, analogamente alla praxis aristotelica, trasforma lo spazio pubblico nel bene comune in grado di infondere vitalità e rinsaldare principi etici. Questa visione aperta, condivisa, orizzontale, ritmata da uno sguardo quotidiano di re-immaginazione pubblica, mobilita energie che favoriscono una tensione non individualistica dei legami sociali: arte e homo eroticus si fondono sensualmente entro una pratica creativa del vivere insieme, estetizzazione della vita quotidiana che completa la ragione dotandola di una sensibilità corporea collettiva. Così la città eterna si espande nel proprio presente: compartecipazione, socialità, emancipazione collettiva imprimono nuova linfa allo spazio urbano, un invito a sentirsi parte del processo creativo per costruire un nuovo immaginario sociale.


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