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Tomaso De Luca, Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You) | Par tibi, Roma, nihil

28 luglio 2016

Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Tomaso De Luca, Kouros, 2016 Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni Kouros (A Dialogue with Someone Taller Than You), July 28th, 2016. Palatine Stadium, RomePh. Giorgio Benni

Giovedì 28 luglio 2016 ore 18.00
Stadio Palatino, via di San Gregorio 30 (Ingresso Vignola)

Il progetto performativo di Tomaso De Luca, è una riflessione sul rapporto tra corpo e monumentalità. La scultura, tema centrale nel lavoro dell’artista, in questa performance diventa materiale vivo, una protesi bizzarra e inutile.
Uno dei concetti su cui si basa la statuaria, così come l’architettura, è il cambiamento di scala, l’ingigantimento o la diminuzione delle dimensioni del corpo, che diviene inevitabilmente inumano e astratto. Facendo leva su una fastidiosa anomalia insita in questo cambiamento di scala, l’artista immagina un paradossale utilizzo della scultura, un eserciziario che modifica reciprocamente forme degli oggetti e posture del corpo. Le nove sculture di Tomaso De Luca sembrano forme a metà tra l’organico e l’architettonico: senza più utilizzare uno sguardo d’insieme, ma avvicinando idealmente l’occhio alla superficie della scultura classica, l’artista ne registra i dettagli e ne immagina le parti nascoste. L’interno della guancia, l’orecchio, la spina dorsale, le ascelle, la faringe acquistano una spaventosa indipendenza, non hanno più un corpo che li contenga e ora sono sparsi nello spazio dello Stadio Palatino. Due performer, Lucrezia Micheli e Luigi Ciccaglione, come atleti durante un allenamento, fanno di questi oggetti dei veri e propri attrezzi e ne esplorano le potenzialità, li influenzano e ne vengono influenzati in un rapporto duplice. Andando a riscrivere la gerarchia formale tra oggetti, corpi e spazio, Kouros (A Dialogue With Someone Taller Than You) si pone con una prospettiva astorica verso l’antichità, e organizza un rapporto uno a uno col monumentale. In questo “attentato alla scultura” l’artista ci pone davanti alla domanda sulla funzione dell’antropomorfismo, il nostro riconoscerci nel mondo. Pensiamo a quale autorappresentazione dell’umano abbia “vinto” sulle altre e ci chiediamo che cosa sia andato perso, come i misteriosi e bellissimi sorrisi dei kouroi e delle korai dell’età arcaica.

Per poter partecipare è necessario accreditarsi a bit.ly/PTRN28 entro giovedì 28 luglio alle ore 13.00.
Previa registrazione, alle ore 16.00 sarĂ  possibile partecipare alla visita guidata tenuta da Raffaella Frascarelli, curatrice di Par tibi, Roma, nihil.
L'accesso gratuito alla mostra sarĂ  consentito dalle 16.00 e non oltre le 18.00.

Tomaso De Luca (Verona 1988), è un artista Italiano che vive e lavora a Milano. Tra le sue mostre personali ricordiamo: ein Reiner Morgen in Amerika, Monitor, Roma (2016), Frieze of the Intruder, Monitor Studio, New York (2015), SALOPP GESAGT SCHLAPP, Kunstlerhaus, Bremen (2014) e An Incomplete Portrait Of Anchises, Van Horbourg, Zurich (2013).
Ha partecipato a numerose mostre collettive come The Man Who Set On Himself, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2015), A Mão Negativa, Parque Lage, Rio de Janeiro (2014) e We Have Never Been Modern, SongEun Artspace, Seoul (2014). Nel 2009 è stato selezionato tra i finalisti della IX edizione del Premio Furla e ha recentemente vinto il Cy Twombly Italian Fellowship all’American Academy in Rome per l’anno 2017.


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